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Back to the Future: Il Fascino Senza Tempo su The Game Store
Nel 2024 prende vita The Game Store, vista la passione per il collezionismo ispirato a film, serie tv e personaggi storici del mondo dello spettacolo.
Ma nel 1985, il mondo vide per la prima volta una DeLorean DMC-12 trasformarsi in una macchina del tempo, dando il via a una delle saghe cinematografiche più amate di tutti i tempi: Ritorno al Futuro o per i puristi “Back to the Future”. Con una miscela unica di avventura, scienza, umorismo e quel tocco di nostalgia, la trilogia ha incantato e continua a incantare milioni di spettatori. Ma oltre al successo cinematografico, “Back to the Future” ha dato vita a un universo di collezionismo che va ben oltre la visione dei film. Preparatevi a scaldare i motori della vostra DeLorean, perché ci aspetta un viaggio indimenticabile tra passato, presente e futuro!
LA TRILOGIA IN BREVE
Tutti i Film di “Ritorno al Futuro” sono un mix perfetto di avventura, fantascienza e humor, capace di affascinare un pubblico di tutte le età. Vediamo in breve cosa c’è di interessante in questi capolavori:
Ritorno al Futuro (1985)
Il viaggio inizia nel 1985, quando il giovane Marty McFly (interpretato da Michael J. Fox) si ritrova catapultato indietro nel tempo, nel 1955, a bordo di una DeLorean trasformata in macchina del tempo dal geniale e strampalato Doc Brown (Christopher Lloyd). Marty dovrà fare i conti con i giovani genitori, cercando di farli innamorare per garantire la sua esistenza futura, senza dimenticare di trovare un modo per “ritornare al futuro”.
Ritorno al Futuro Parte II (1989)
Il secondo atto ci porta prima nel futuro, precisamente nel 2015 (letto oggi fa strano lo ammetto), dove Marty e Doc devono correggere alcuni eventi per evitare disastrose conseguenze per la famiglia McFly. Il viaggio prosegue con ritorni nel 1985 e un salto nel 1955, in una sovrapposizione di eventi che metterà a dura prova il nostro duo dinamico.
Ritorno al Futuro Parte III (1990)
L’ultimo capitolo ci trasporta nel selvaggio West del 1885, dove Marty deve salvare Doc, rimasto intrappolato nel passato. Tra duelli, amori storici e la costruzione di una nuova macchina del tempo, il finale chiude in bellezza questa incredibile avventura temporale.
PERSONAGGI MEMORABILI: OLTRE IL TEMPO
Marty McFly interpretato da Michael J. Fox
L’Eterno Adolescente: Marty, con il suo giubbotto di jeans e la sua indomita voglia di avventura, incarna l’eterno adolescente. La sua capacità di adattarsi a qualunque epoca, mantenendo sempre un’irresistibile verve giovanile, lo rende un personaggio con cui è facile identificarsi.
Doc Brown interpretato da Christopher Lloyd
Il Genio Incompreso: Dietro l’apparenza del folle scienziato, Doc nasconde una profondità e una saggezza uniche. Il suo rapporto con Marty, che va oltre l’amicizia, tocca le corde dell’altruismo e del sacrificio personale. La sua frase “Grande Giove!” è entrata nella storia del cinema.
Biff Tannen interpretato da Thomas F. Wilson
L’Antagonista per Antonomasia: La saga non sarebbe la stessa senza Biff, il cui carattere si adatta e evolve (o involuto) a seconda dell’epoca. Dai bulli del liceo ai magnati corrotti, Biff rappresenta l’ostacolo umano, spesso comico ma sempre minaccioso, che i protagonisti devono superare.
“Le Donne di “Ritorno al Futuro“
Sebbene il focus sia spesso sui personaggi maschili, non si può ignorare l’importanza di Jennifer Parker, l’amore di Marty, interpretata da Claudia Wells nel primo film e da Elisabeth Shue nel secondo e terzo film, e di Clara Clayton, l’anima gemella di Doc nel 1885,interpretata da Mary Steenburgen. Entrambe rappresentano punti di ancoraggio emotivi per i protagonisti.
CURIOSITA’ CHE FANNO LA STORIA
Il Casting di Marty
Michael J. Fox non fu la prima scelta per il ruolo di Marty McFly. Eric Stoltz fu scelto inizialmente ma, dopo cinque settimane di riprese, la produzione decise che il tono da lui impartito al personaggio non era quello desiderato. L’ingresso di Fox, nonostante le difficoltà logistiche dovute al suo impegno in “Casa Keaton”, portò quella scintilla necessaria a rendere Marty il personaggio iconico che conosciamo.
La DeLorean
In origine la macchina del tempo doveva essere un frigorifero che aveva bisogno dell’energia di un’esplosione atomica per tornare nel passato.
Poi venne scelta la DeLorean DMC-12 in modo del tutto casuale, data la sua unica estetica che la faceva sembrare “credibile” come veicolo futuristico. La sua immagine è talmente legata alla saga che, ancora oggi, vedere una DeLorean evoca immediatamente “Ritorno al Futuro”.
“Johnny B. Goode”: Un’Icona Musicale nel Tempo
Una delle sequenze più memorabili e celebrative di “Ritorno al Futuro” è, senza dubbio, la performance di Marty McFly di “Johnny B. Goode” al ballo del “Incanto Sotto il Mare”. Questo momento non solo dimostra il talento straordinario di Marty per la musica ma svolge anche un ruolo cruciale nell’intreccio narrativo, rafforzando il tema del viaggio nel tempo e delle sue implicazioni.
CURIOSITA’ E IMPATTO CULTURALE
Rimanendo in tema musicale
La scelta di “Johnny B. Goode” non fu casuale; Chuck Berry è spesso citato come uno dei pionieri del rock ‘n’ roll, e la canzone è uno dei suoi brani più famosi. La performance di Marty introduce un divertente paradosso temporale: lui introduce la canzone nel 1955, prima che diventasse famosa nel 1958, suggerendo in modo giocoso che potrebbe aver ispirato Berry stesso.
Reazione del Pubblico
La scena cattura magnificamente il divario culturale e musicale tra gli anni ’50 e gli ’80, culminando quando Marty, portato dall’entusiasmo, inizia a suonare in uno stile che sarebbe diventato popolare solo nei decenni successivi. La sua performance finisce con un assolo di chitarra che lascia il pubblico del 1955 perplesso e confuso, simboleggiando lo shok culturale tra le due ere.
Un Tributo a Chuck Berry
La scena è anche un omaggio a Chuck Berry e all’impatto del suo lavoro sullo sviluppo del rock ‘n’ roll. L’aneddoto del cugino di Marvin Berry che chiama Chuck per fargli ascoltare la “nuova musica” che Marty sta suonando è un momento di pura genialità cinematografica, che lega il film alla realtà storica della musica.
L’Impatto su Michael J. Fox
Questa scena evidenziò anche le capacità di Fox come performer versatile, mostrando il suo talento non solo come attore ma anche come musicista capace di reggere il palcoscenico con carisma e energia. Fox ha in seguito dimostrato il suo amore per la musica partecipando a eventi e esibizioni dal vivo, spesso ricordando il suo momento iconico in “Ritorno al Futuro”.
In una intervista Michael J. Fox ha raccontato che aveva deciso di sembrare il più credibile possibile con la chitarra in mano. Ha così chiesto al chitarrista Paul Hanson di insegnargli dove mettere le dita e come farlo a tempo con la musica, in modo che il regista Robert Zemeckis potesse inquadrare le sua mani in piena libertà, potendo contare su una credibile corrispondenza fra ciò che vediamo e ciò che ascoltiamo.
“Questo mi ha messo sotto una pressione enorme, perché non potevo sbagliare nulla”, ha ricordato l’attore. “Per quattro settimane abbiamo lavorato sulla chitarra e allo stesso tempo con un coreografo di Madonna”.
Gli ho detto che non sapevo assolutamente ballare, ma che volevo inserire nel pezzo i manierismi, le caratteristiche e le stranezze dei miei chitarristi preferiti, quindi le braccia che mulinano di Pete Townshend, il suonare dietro la schiena di Jimi Hendrix e la camminata di Chuck Berry. Abbiamo lavorato in modo da inserire queste cose in maniera fluida e ci sono stati momenti nei quali ero scoraggiato e stanco e pativo la pressione.
Ma poi mi sono detto: non farti troppi problemi e divertiti”. Il risultato è entrato nella storia.
Camei e Riferimenti
La Band Che Non Passa Mai di Moda: I membri della band Huey Lewis and the News fanno un cameo nel primo film come giudici dell’audizione musicale. Huey Lewis stesso dice a Marty che la sua band è “troppo rumorosa”, un ironico riferimento al fatto che la canzone di Lewis “The Power of Love” diventerà poi il tema portante della colonna sonora.
Effetti Speciali Innovativi
Tecniche Rivoluzionarie: Per l’epoca, “Ritorno al Futuro” sperimentò con effetti speciali e tecniche cinematografiche innovative per creare gli effetti di viaggio nel tempo, inclusi gli effetti di luce e il famoso “fuoco” lasciato dalla DeLorean. Questi effetti hanno contribuito a stabilire nuovi standard nel cinema di fantascienza.

L’Eredità di “Ritorno al Futuro”
La saga di “Ritorno al Futuro” non è solo amata per la sua storia avvincente e i personaggi carismatici, ma anche per il modo in cui ha influenzato la cultura pop e la tecnologia.
Influenza Culturale e Tecnologica
Hoverboard e Realismo Fantascientifico
L’hoverboard di “Ritorno al Futuro Parte II” ha ispirato generazioni di inventori e ingegneri a cercare di realizzare skateboard volanti nella vita reale. Sebbene la tecnologia non sia ancora diffusa come nel film, esperimenti e prototipi hanno fatto breccia nel mondo della tecnologia, dimostrando come la fantascienza possa ispirare l’innovazione.
Citazioni e Omaggi
“Ritorno al Futuro” è stato citato, parodiato e omaggiato in innumerevoli serie TV, film, fumetti e videogiochi. Da “I Simpson” a “Rick and Morty”, l’impronta della saga è evidente in tutta la cultura popolare, dimostrando il suo impatto duraturo.
Le Nike Autoallaccianti
Queste scarpe, un tempo pura fantasia, sono diventate realtà quando Nike ha introdotto le HyperAdapt 1.0, scarpe con lacci che si stringono automaticamente, ispirate direttamente da quelle indossate da Marty McFly. Questo è un esempio di come le idee innovative di un film possano influenzare il design e la tecnologia dei prodotti reali.
Il Ritorno della DeLorean
L’interesse rinnovato per la DeLorean DMC-12, stimolato dal successo dei film, ha portato alla formazione di un’azienda dedicata alla produzione di nuove DeLorean, sfruttando la nostalgia e l’affetto per il design originale. Questo fenomeno evidenzia come un’opera cinematografica possa rivitalizzare un marchio quasi dimenticato.
E alla fine? Un Viaggio senza Fine
“Ritorno al Futuro” è più di una semplice trilogia di film; è un viaggio attraverso il tempo che continua a influenzare e ispirare. La sua capacità di intrecciare narrazione, personaggi memorabili e innovazioni tecnologiche lo rende un pilastro della cultura pop e un esempio brillante di come il cinema possa lasciare un segno indelebile nella società.
Per gli appassionati su The Game Store e oltre, “Ritorno al Futuro” rimane un simbolo di avventura, amicizia e dell’eterna domanda “e se?” che spinge l’umanità a sognare e innovare. Che siate fan della prima ora o nuovi ammiratori, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire in questa saga intramontabile.
E così, mentre la nostra DeLorean immaginaria rientra nel garage e spegne i motori, è chiaro che il viaggio di “Ritorno al Futuro” è tutt’altro che finito. Il futuro, come diceva Doc, non è scritto. Sta a noi renderlo fantastico.
A presto da su The Game Store!
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